
Villa dei Papiri: lusso e cultura ad Ercolano
Immersa nel fascino della Campania antica e sepolta dalla furia del Vesuvio nel 79 d.C., la Villa dei Papiri di Ercolano rappresenta uno dei ritrovamenti archeologici più straordinari e lussuosi dell’epoca romana. Questa sontuosa dimora di otium, attribuita probabilmente a Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Giulio Cesare e un eminente sostenitore della filosofia epicurea, è un vero e proprio scrigno che ha restituito al mondo arte, architettura e, soprattutto, una ricchissima e unica biblioteca. La villa, lunga oltre 250 metri e affacciata sul mare, era un’espressione eclatante della ricchezza e del raffinato gusto dell’élite romana tardorepubblicana, influenzata profondamente dalla cultura greca.
Storia della Villa dei Papiri
La riscoperta della Villa dei Papiri avvenne tra il 1750 e il 1764 per volere di Carlo III di Borbone. Gli scavi iniziali furono condotti attraverso un intricato sistema di pozzi e cunicoli sotterranei, guidati dall’ingegnere svizzero Karl Weber. A causa della profondità e del particolare stato di conservazione (la villa fu sommersa da fango vulcanico e non solo cenere), le prime indagini furono complesse e solo una parte della struttura venne riportata alla luce.
La villa si sviluppava su più livelli, con una maestosa facciata che si apriva sul mare e una disposizione interna che comprendeva un atrio, un tablino, un peristilio quadrato e un grandissimo peristilio rettangolare, circondato da portici e ambienti di soggiorno. Il lusso degli interni era testimoniato da una collezione di circa 90 sculture in bronzo e marmo di eccezionale qualità, tra cui il famoso Satiro ebbro e le statue dei Corridori, oggi ammirabili in gran parte presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN). Gli scavi, ripresi a cielo aperto solo nel 1985 e proseguiti a più riprese, hanno permesso di comprendere meglio la grandiosità di questo complesso residenziale, modello per la celebre Getty Villa di Malibu, in California.
La biblioteca e i suoi tesori
Il segreto più prezioso e inatteso che la villa celava era la sua biblioteca privata, un tesoro inestimabile per la conoscenza del mondo antico. La scoperta di oltre 1800 rotoli di papiri, carbonizzati ma preservati dal fango vulcanico, è stata fondamentale per la papirologia e la storia della filosofia antica.
La maggior parte dei testi della biblioteca è in lingua greca, prevalentemente opere filosofiche del pensatore epicureo Filodemo di Gadara, un protetto del probabile proprietario della villa. Questo corpus di testi offre uno spaccato unico sulla scuola epicurea e sul dibattito filosofico dell’epoca. Sono presenti anche alcuni frammenti latini, tra cui un anonimo poema sul De bello Actiaco.
Il tentativo di srotolare i fragilissimi papiri carbonizzati, inizialmente scambiati per pezzi di carbone, ha richiesto l’invenzione di macchinari appositi, come quello ideato dall’abate Antonio Piaggio nel Settecento. Oggi, grazie a moderne tecniche non invasive come la tomografia computerizzata (CT) e all’Intelligenza Artificiale, gli studiosi dell’Officina dei Papiri Ercolanesi, conservata presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, continuano l’opera di decifrazione, con la speranza di rivelare nuovi e rivoluzionari testi dell’antichità, come l’opera finora perduta di Filodemo sulla Storia dei filosofi.
Come visitare la Villa dei Papiri
Attualmente, la Villa dei Papiri si trova all’interno del Parco Archeologico di Ercolano, ma la sezione degli scavi a cielo aperto della villa è purtroppo chiusa al pubblico per lavori di riallestimento e manutenzione straordinaria (si consiglia sempre di verificare l’accessibilità prima della visita).
Tuttavia, il Parco Archeologico di Ercolano è regolarmente aperto e visitabile e offre già una ricchezza straordinaria di scoperte.
Orari di Apertura del Parco Archeologico di Ercolano:
- Periodo estivo (dal 16 marzo al 14 ottobre): 8:30 – 19:30 (ultimo ingresso 18:00).
- Periodo invernale (dal 15 ottobre al 15 marzo): 8:30 – 17:00 (ultimo ingresso 15:30).
Giorni di chiusura: 1° gennaio e 25 dicembre.
Per ammirare da vicino i reperti più iconici della villa, come le splendide sculture in bronzo e marmo, nonché per vedere da vicino il complesso macchinario di Piaggio e alcuni dei papiri carbonizzati, è indispensabile visitare il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), dove una sezione è interamente dedicata ai tesori della Villa dei Papiri. Questo consente ai visitatori di Ercolano di completare l’esperienza e cogliere appieno il lusso e la cultura di questa straordinaria dimora romana.

