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Parco Archeologico di Ercolano

Villa dei Papiri: lusso e cultura ad Ercolano

Novembre 12, 2025

Immersa nel fascino della Campania antica e sepolta dalla furia del Vesuvio nel 79 d.C., la Villa dei Papiri di Ercolano rappresenta uno dei ritrovamenti archeologici più straordinari e lussuosi dell’epoca romana. Questa sontuosa dimora di otium, attribuita probabilmente a Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Giulio Cesare e un eminente sostenitore della filosofia epicurea, è un vero e proprio scrigno che ha restituito al mondo arte, architettura e, soprattutto, una ricchissima e unica biblioteca. La villa, lunga oltre 250 metri e affacciata sul mare, era un’espressione eclatante della ricchezza e del raffinato gusto dell’élite romana tardorepubblicana, influenzata profondamente dalla cultura greca.

Storia della Villa dei Papiri

La riscoperta della Villa dei Papiri avvenne tra il 1750 e il 1764 per volere di Carlo III di Borbone. Gli scavi iniziali furono condotti attraverso un intricato sistema di pozzi e cunicoli sotterranei, guidati dall’ingegnere svizzero Karl Weber. A causa della profondità e del particolare stato di conservazione (la villa fu sommersa da fango vulcanico e non solo cenere), le prime indagini furono complesse e solo una parte della struttura venne riportata alla luce.

La villa si sviluppava su più livelli, con una maestosa facciata che si apriva sul mare e una disposizione interna che comprendeva un atrio, un tablino, un peristilio quadrato e un grandissimo peristilio rettangolare, circondato da portici e ambienti di soggiorno. Il lusso degli interni era testimoniato da una collezione di circa 90 sculture in bronzo e marmo di eccezionale qualità, tra cui il famoso Satiro ebbro e le statue dei Corridori, oggi ammirabili in gran parte presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN). Gli scavi, ripresi a cielo aperto solo nel 1985 e proseguiti a più riprese, hanno permesso di comprendere meglio la grandiosità di questo complesso residenziale, modello per la celebre Getty Villa di Malibu, in California.

La biblioteca e i suoi tesori

Il segreto più prezioso e inatteso che la villa celava era la sua biblioteca privata, un tesoro inestimabile per la conoscenza del mondo antico. La scoperta di oltre 1800 rotoli di papiri, carbonizzati ma preservati dal fango vulcanico, è stata fondamentale per la papirologia e la storia della filosofia antica.

La maggior parte dei testi della biblioteca è in lingua greca, prevalentemente opere filosofiche del pensatore epicureo Filodemo di Gadara, un protetto del probabile proprietario della villa. Questo corpus di testi offre uno spaccato unico sulla scuola epicurea e sul dibattito filosofico dell’epoca. Sono presenti anche alcuni frammenti latini, tra cui un anonimo poema sul De bello Actiaco.

Il tentativo di srotolare i fragilissimi papiri carbonizzati, inizialmente scambiati per pezzi di carbone, ha richiesto l’invenzione di macchinari appositi, come quello ideato dall’abate Antonio Piaggio nel Settecento. Oggi, grazie a moderne tecniche non invasive come la tomografia computerizzata (CT) e all’Intelligenza Artificiale, gli studiosi dell’Officina dei Papiri Ercolanesi, conservata presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, continuano l’opera di decifrazione, con la speranza di rivelare nuovi e rivoluzionari testi dell’antichità, come l’opera finora perduta di Filodemo sulla Storia dei filosofi.

Come visitare la Villa dei Papiri

Attualmente, la Villa dei Papiri si trova all’interno del Parco Archeologico di Ercolano, ma la sezione degli scavi a cielo aperto della villa è purtroppo chiusa al pubblico per lavori di riallestimento e manutenzione straordinaria (si consiglia sempre di verificare l’accessibilità prima della visita).

Tuttavia, il Parco Archeologico di Ercolano è regolarmente aperto e visitabile e offre già una ricchezza straordinaria di scoperte.

Orari di Apertura del Parco Archeologico di Ercolano:

  • Periodo estivo (dal 16 marzo al 14 ottobre): 8:30 – 19:30 (ultimo ingresso 18:00).
  • Periodo invernale (dal 15 ottobre al 15 marzo): 8:30 – 17:00 (ultimo ingresso 15:30).

Giorni di chiusura: 1° gennaio e 25 dicembre.

Per ammirare da vicino i reperti più iconici della villa, come le splendide sculture in bronzo e marmo, nonché per vedere da vicino il complesso macchinario di Piaggio e alcuni dei papiri carbonizzati, è indispensabile visitare il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), dove una sezione è interamente dedicata ai tesori della Villa dei Papiri. Questo consente ai visitatori di Ercolano di completare l’esperienza e cogliere appieno il lusso e la cultura di questa straordinaria dimora romana.

Ercolano: cosa vedere oltre gli scavi

Ottobre 29, 2025

Ercolano è universalmente nota per il suo incredibile Parco Archeologico, una testimonianza drammatica e perfettamente conservata della vita romana interrotta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Tuttavia, limitare la visita a soli scavi significa perdersi una parte significativa della ricchezza storica e culturale della zona.

Se ti stai chiedendo a Ercolano cosa vedere oltre le antiche rovine, devi sapere che la città e i suoi dintorni offrono un affascinante percorso che si snoda tra l’imponenza delle ville nobiliari e l’energia del territorio vesuviano, un connubio unico di storia, arte e paesaggio.

Villa dei Papiri: un tesoro da scoprire

Una delle scoperte più sensazionali e affascinanti di Ercolano è la leggendaria Villa dei Papiri, nota anche come Villa dei Pisoni. Sebbene rimanga in gran parte ancora sepolta sotto le colate di fango vulcanico, la sua scoperta è stata un evento epocale.

Ritrovata a seguito degli scavi borbonici del XVIII secolo, questa sontuosa villa romana deve il suo nome al recupero di una vasta biblioteca privata contenente oltre milleottocento rotoli di papiro carbonizzati. Questo tesoro, noto come Papiri Ercolanesi, è quasi interamente composto da testi filosofici greci, in particolare della scuola epicurea di Filodemo di Gadara. Sebbene l’accesso diretto alla villa originale sia limitato a indagini archeologiche, l’importanza della Villa dei Papiri risiede nel suo inestimabile contributo alla conoscenza della letteratura e della filosofia antica, oltre che nel lusso estremo della sua architettura.

Il grandioso complesso, che si estendeva su un’area che abbracciava la costa, era caratterizzato da lunghi porticati, giardini ampi e una straordinaria collezione di sculture di bronzo e marmo, molte delle quali oggi sono esposte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN). Per farsi un’idea della sua magnificenza, è possibile visitare una riproduzione fedele della villa al vicino MAV (Museo Archeologico Virtuale) di Ercolano, o ammirarne il progetto che ha ispirato il J. Paul Getty Museum di Malibù, California.

Altre attrazioni di Ercolano

Oltre il sito archeologico e il mito della Villa dei Papiri, l’area di Ercolano è il cuore pulsante del “Miglio d’Oro”, un tratto di costa famoso per le sue magnifiche Ville Vesuviane. Queste dimore settecentesche, volute dalla nobiltà e dalla ricca borghesia napoletana, sono testimonianze splendide dell’architettura barocca e neoclassica.

Tra le più importanti da visitare ci sono:

  • Villa Campolieto: Considerata una delle eccellenze architettoniche del Miglio d’Oro. Restaurata dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, è oggi sede di eventi culturali e offre suggestivi percorsi di visita con una vista impareggiabile sul Golfo di Napoli.
  • Villa Favorita: Un tempo residenza estiva della famiglia reale borbonica, questa villa si distingue per il suo ampio parco che si estende fino al mare, offrendo un magnifico esempio di giardino storico con la caratteristica Palazzina dei Mosaici.

Inoltre, se siete alla ricerca di altre esperienze a Ercolano, ecco cosa non perdere:

  • MAV (Museo Archeologico Virtuale): Un centro di tecnologia all’avanguardia che offre un’esperienza immersiva e interattiva sulla vita delle antiche Ercolano e Pompei prima dell’eruzione. È il luogo ideale per comprendere meglio il contesto storico-culturale degli scavi.
  • Basilica di Santa Maria a Pugliano: Nel centro storico, la basilica è uno degli edifici religiosi più antichi della zona vesuviana e ospita un crocifisso ligneo del XV secolo.
  • Mercato di Pugliano (o Mercato di Resina): Per una full immersion nella vita locale, il famoso mercato vintage di Resina (antico nome del quartiere) è un’attrazione colorata e vivace, nota per l’abbigliamento usato e di antiquariato, ma anche per i prodotti tipici vesuviani.
  • Il Vesuvio: Nessuna visita ad Ercolano è completa senza un’escursione al vicino cratere del Monte Vesuvio. Offre non solo una prospettiva unica sulla potenza della natura, ma anche un panorama mozzafiato su tutto il Golfo di Napoli, il perfetto contraltare all’antica città sepolta.

Per chi desidera scoprire appieno la ricchezza del territorio vesuviano, “cosa vedere ad Ercolano” non è più solo una domanda limitata ai resti antichi, ma l’inizio di un viaggio affascinante che unisce la storia romana al fasto borbonico e alla forza della natura vulcanica.

Scavi di Ercolano: guida completa alla città antica

Ottobre 21, 2025

Gli ercolano scavi, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, offrono un’immersione straordinaria nella vita e nella tragedia dell’antica Roma. Sepolta, come Pompei, dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., Ercolano (l’antica Herculaneum) presenta un eccezionale stato di conservazione. La miscela di fango e materiali piroclastici che la ricoprì, solidificandosi, ha preservato non solo l’architettura, gli affreschi e i mosaici, ma anche materiali deperibili come legno carbonizzato, stoffe e persino resti organici, offrendo una visione unica dell’edilizia residenziale romana e della vita quotidiana. Se stai pianificando una visita agli scavi di Ercolano, questa guida completa ti fornirà tutte le informazioni necessarie per esplorare a fondo questo sito archeologico.

Storia di Ercolano

Le origini di Ercolano sono avvolte nel mito: gli antichi Romani ritenevano fosse stata fondata dal dio Ercole. Dal punto di vista storico, l’area fu abitata fin dall’epoca pre-romana, con i Sanniti che ne presero il controllo nel IV secolo a.C.. Dopo la Guerra Sociale, nell’89 a.C., divenne un municipium romano, adottando assetti e istituzioni romane.

A differenza della vicina Pompei, sommersa da una pioggia di pomici, Ercolano fu raggiunta da flussi piroclastici (nubi ardenti di gas e materiale vulcanico) che la seppellirono sotto uno strato di detriti vulcanici alto tra i 10 e i 25 metri. Questa circostanza, drammatica per i suoi abitanti (i cui resti furono ritrovati in gran parte negli antichi fornici sul litorale, nel disperato tentativo di fuga via mare), si è rivelata un fenomeno di conservazione eccezionale.

La riscoperta della città antica, avvenuta casualmente, risale al Settecento. Le prime esplorazioni sistematiche iniziarono nel 1738 per volere del re di Napoli Carlo di Borbone, attraverso pozzi e cunicoli sotterranei. Solo a partire dal 1828, e in maniera scientifica dal 1927 sotto la guida dell’archeologo Amedeo Maiuri, gli scavi ercolano ripresero “a cielo aperto”, portando alla luce la porzione di città che è oggi visitabile. Ancora oggi, gran parte dell’antica Herculaneum, compresa l’area forense e i maggiori edifici pubblici, rimane sepolta sotto la città moderna.

Cosa vedere negli scavi

Gli ercolano scavi sono meno estesi di Pompei, ma proprio per questo la visita risulta più intima e concentrata, offrendo dettagli sorprendenti grazie alla straordinaria conservazione. Il percorso di visita si concentra principalmente su abitazioni private e complessi termali.

Ecco alcuni dei luoghi simbolo:

  • Antico Litorale e Fornici: L’area dove furono rinvenuti gli scheletri dei fuggiaschi in cerca di salvezza via mare, oltre a una barca carbonizzata e preziosi reperti.
  • Casa di Nettuno e Anfitrite: Famosa per lo splendido mosaico in pasta vitrea che decora la parete del triclinio estivo, rappresentando le due divinità marine.
  • Casa Sannitica: Una delle residenze più antiche di Ercolano, con un impianto tradizionale e particolari originali come inferriate e porte divisorie in legno.
  • Casa dell’Atrio a Mosaico: Caratterizzata da un pavimento con disegni geometrici che decorano l’atrio.
  • Terme Suburbane e Terme Centrali: Esempi notevoli di architettura termale romana, con aree separate per uomini e donne, affreschi e marmi. Le Terme Suburbane, in particolare, sono in un eccezionale stato di conservazione.
  • Sede degli Augustali: Un edificio religioso dedicato al culto dell’imperatore, con affreschi ben conservati.
  • Teatro Antico (visita su richiesta): Sebbene interrato, è visitabile attraverso un percorso sotterraneo che ripercorre i cunicoli borbonici, offrendo una prospettiva unica sulla profondità dell’interro vulcanico.

La visita offre una chiara visione dell’urbanistica romana, articolata su tre decumani (strade principali) intersecati da cardini (strade secondarie). I legni, gli arredi e i colori delle pitture murali rendono l’esperienza a Ercolano particolarmente suggestiva e vivida.

Consigli per la visita

Per godere appieno della bellezza e della storia degli scavi di Ercolano, è utile seguire alcuni consigli pratici:

  • Durata della Visita: Gli scavi si visitano in un tempo inferiore rispetto a Pompei. Si consiglia di dedicare almeno 2-3 ore per una visita approfondita.
  • Scarpe Comode: Indispensabili, data la natura lastricata e a tratti irregolare del sito.
  • Acqua e Protezione Solare: Specialmente nei mesi estivi, è fondamentale idratarsi e proteggersi dal sole.
  • Audio Guida o Visita Guidata: Per comprendere appieno il significato storico e i dettagli delle case, è consigliato l’uso di un’audioguida o la partecipazione a un tour guidato.
  • Biglietti e Orari:
    • Orari (verificare sempre sul sito ufficiale per eventuali variazioni):
      • Dal 16 marzo al 14 ottobre: 8:30 – 19:30 (ultimo ingresso 18:00).
      • Dal 15 ottobre al 15 marzo: 8:30 – 17:00 (ultimo ingresso 15:30).
    • Prezzo Biglietto (Intero): Attualmente si attesta intorno ai 16,00€.
    • L’ingresso è gratuito la prima domenica di ogni mese e in alcune festività nazionali. È consigliato l’acquisto online per evitare code.
  • Combinare la Visita: Ercolano si trova a breve distanza da Napoli e Pompei. Molti visitatori scelgono di combinare gli scavi con una salita al Vesuvio o con la visita al Parco Archeologico di Pompei.

Come arrivare agli scavi

Raggiungere gli scavi di Ercolano è semplice grazie ai collegamenti efficienti:

  • In Treno (Opzione Consigliata): La soluzione più comoda è la Circumvesuviana (linea Napoli-Sorrento o Napoli-Poggiomarino).
    • Dalla stazione di Napoli Garibaldi (Centrale), prendere il treno e scendere alla fermata Ercolano Scavi.
    • Dalla stazione, l’ingresso del Parco Archeologico è raggiungibile con una passeggiata di circa 700 metri in discesa lungo Corso Resina (Via IV Novembre), seguendo le indicazioni per il mare.
  • In Auto: Prendere l’Autostrada A3 Napoli-Salerno e uscire a Ercolano Scavi. Nelle vicinanze del sito sono disponibili aree di parcheggio comunali e privati.
  • In Aereo: Dall’Aeroporto di Napoli-Capodichino, si può raggiungere la Stazione Centrale (Piazza Garibaldi) con l’Alibus e da lì proseguire con la Circumvesuviana.

La visita agli ercolano scavi rappresenta un viaggio toccante e illuminante nella storia romana, un’esperienza che nessun appassionato di archeologia e storia dovrebbe perdere.

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